Calouste Sarkis Gulbenkian
Calouste Sarkis Gulbenkian
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Nato nel 1869 a Scutari, in Calcedonia (Istanbul), Calouste Sarkis Gulbenkian discende da un’illustre famiglia armena oriunda di Cesarea, in Cappadocia, dove l’Europa incontra l’Asia.
Quest’uomo colto, brillante ed eclettico, laureatosi in ingegneria al King’s College di Londra, parlava un inglese perfetto e apprezzava la cultura francese, tanto da avere acquistato una proprietà in Normandia in cui si rifugiava tra alberi, fiori e animali.
Ancora a fine Ottocento si era reso conto del futuro del petrolio come la più prodigiosa fonte di energia. La definizione di un quadro generale per lo sviluppo dell’industria petrolifera in Medio Oriente si deve in parte alla sua perspicacia, che diede luogo, grazie a un accordo sottoscritto nel 1928, alla ripartizione dello sfruttamento dell’“oro nero” tra quattro grandi gruppi: l’inglese Anglo-Persian Oil Co. (oggi BP), il Royal Dutch-Shell Group, la Compagnie Française des Pétroles e la Near East Development Corporation (consorzio delle sei principali compagnie petrolifere americane). A Calouste Gulbenkian era sempre riservato il cinque per cento del capitale, il che gli valse il soprannome di “Signor Cinque per Cento”.
Nell’aprile 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, Calouste Gulbenkian decise di recarsi in Portogallo. Per il suo soggiorno scelse il lussuoso Hotel Avis (dove oggi si trova l’Hotel Sheraton). Quest’uomo, originario del Medio Oriente, non avrebbe più abbandonato il paese più occidentale d’Europa, che lo accolse e lo ospitò fino alla morte, avvenuta nel 1955. Gulbenkian seppe ripagare l’ospitalità del Portogallo creando, nel 1953, una Fondazione perpetua di diritto privato, il cui statuto fu elaborato dal giurista e amico del mecenate, il dott. José Azeredo Perdigão.
In seno alla Fondazione nacque il Museo dove, provenienti da diversi paesi d’Europa, dagli Stati Uniti e dall’Estremo Oriente, furono riunite le opere d’arte (oltre 6000) collezionate da Gulbenkian nel corso della sua vita. La collezione - considerata una delle migliori a livello europeo - rivela la passione del collezionista per la bellezza nelle sue più diverse manifestazioni e un’armoniosa sintesi tra Arte Europea e Mediorientale.
Nel 1969, gli edifici della sede della Fondazione e del Museo Calouste Gulbenkian aprirono al pubblico, circondati da uno dei più bei parchi e giardini del centro di Lisbona. Per lunghi anni, il Portogallo e gli abitanti della capitale hanno vissuto i loro più alti momenti di cultura grazie alla Fondazione Calouste Gulbenkian.
Immagine concessa da: Serviço das Comunidades Arménias, Fundação Calouste Gulbenkian.
Quest’uomo colto, brillante ed eclettico, laureatosi in ingegneria al King’s College di Londra, parlava un inglese perfetto e apprezzava la cultura francese, tanto da avere acquistato una proprietà in Normandia in cui si rifugiava tra alberi, fiori e animali.
Ancora a fine Ottocento si era reso conto del futuro del petrolio come la più prodigiosa fonte di energia. La definizione di un quadro generale per lo sviluppo dell’industria petrolifera in Medio Oriente si deve in parte alla sua perspicacia, che diede luogo, grazie a un accordo sottoscritto nel 1928, alla ripartizione dello sfruttamento dell’“oro nero” tra quattro grandi gruppi: l’inglese Anglo-Persian Oil Co. (oggi BP), il Royal Dutch-Shell Group, la Compagnie Française des Pétroles e la Near East Development Corporation (consorzio delle sei principali compagnie petrolifere americane). A Calouste Gulbenkian era sempre riservato il cinque per cento del capitale, il che gli valse il soprannome di “Signor Cinque per Cento”.
Nell’aprile 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale, Calouste Gulbenkian decise di recarsi in Portogallo. Per il suo soggiorno scelse il lussuoso Hotel Avis (dove oggi si trova l’Hotel Sheraton). Quest’uomo, originario del Medio Oriente, non avrebbe più abbandonato il paese più occidentale d’Europa, che lo accolse e lo ospitò fino alla morte, avvenuta nel 1955. Gulbenkian seppe ripagare l’ospitalità del Portogallo creando, nel 1953, una Fondazione perpetua di diritto privato, il cui statuto fu elaborato dal giurista e amico del mecenate, il dott. José Azeredo Perdigão.
In seno alla Fondazione nacque il Museo dove, provenienti da diversi paesi d’Europa, dagli Stati Uniti e dall’Estremo Oriente, furono riunite le opere d’arte (oltre 6000) collezionate da Gulbenkian nel corso della sua vita. La collezione - considerata una delle migliori a livello europeo - rivela la passione del collezionista per la bellezza nelle sue più diverse manifestazioni e un’armoniosa sintesi tra Arte Europea e Mediorientale.
Nel 1969, gli edifici della sede della Fondazione e del Museo Calouste Gulbenkian aprirono al pubblico, circondati da uno dei più bei parchi e giardini del centro di Lisbona. Per lunghi anni, il Portogallo e gli abitanti della capitale hanno vissuto i loro più alti momenti di cultura grazie alla Fondazione Calouste Gulbenkian.
Immagine concessa da: Serviço das Comunidades Arménias, Fundação Calouste Gulbenkian.